Buongiorno!!!
Sono appena rientrata dalle ferie e devo ammettere che faccio,
come al solito, a rientrare nella quotidianità.
Che le ferie siano state rilassanti e rigeneranti o meno,
il ritorno alla normalità è traumatico per molti:
secondo alcune stime fino a una persona su due soffre della cosiddetta «sindrome da rientro»( io sono tra quelle)
e appena torna alla routine di tutti i giorni comincia ad accusare sintomi come difficoltà di concentrazione,
mal di testa, stanchezza, sensazione di confusione,
perdita di entusiasmo e irritabilità, ma anche dolori muscolari, eccesso di sudorazione, tachicardia.
Tutto il corpo insomma dice «no» al ritorno alla routine,
ma un «atterraggio morbido» è possibile, con qualche piccolo accorgimento.
Rientro graduale: Lasciarsi uno o due giorni di ferie da trascorrere in città, per tornare alla routine senza dover andare subito al lavoro, aiuta a riprendersi spazi e tempi senza le urgenze da ufficio, per un rientro “morbido”.
La gradualità aiuta a superare le angosce da rientro che non sono affatto secondarie: ci si chiude in ufficio, si devono affrontare le possibili incomprensioni con i colleghi e magari l’insoddisfazione per il proprio impiego, si avrà meno tempo per i propri cari e per se stessi.
Lasciare aperta la “finestra delle vacanze”:
per combattere la sindrome da rientro è bene non “dimenticare” subito le ferie archiviando i ricordi, ma recuperarli e assaporarli: dalle foto e i video da rivedere e condividere alle ricette scoperte in viaggio, da preparare per mantenere vive le sensazioni piacevoli della vacanza e sentirsi ancora un po’ lontani dalla quotidianità.
Porsi obbiettivi raggiungibili:
inutile voler fare tutto subito al lavoro o pensare di perdere in una settimana i chili accumulati in giorni e giorni di minor attenzione alle regole della sana alimentazione: bisogna procedere passo per passo, dandosi mete ragionevoli sia in ufficio che nella ripresa della forma fisica.
Avere cura di se stessi:
lo facevamo in vacanza: ci prendevamo tempo per mangiare con calma, per una passeggiata rilassante, per leggere un bel libro e stare di più all’aria aperta.
Recuperare i ritmi giusti:
la vacanza spesso è sinonimo di sregolatezza: si cambia il ritmo sonno-veglia, non si hanno orari regolari per i pasti.
Per rientrare nella routine bisogna poco a poco ritrovare i ritmi giusti, innanzitutto tornando a dormire un adeguato numero di ore per notte (non meno di 6-7 ore) e andando a letto più o meno sempre alla stessa ora.
Secondo passo, mangiare a orari altrettanto regolari: anche i pasti, come il sonno, “sincronizzano” l’organismo e lo aiutano a tornare alla routine.
Fare movimento:
chi in vacanza non ha mosso un dito deve ricominciare a muoversi, perché l’attività fisica è essenziale per mantenersi in forma e per contrastare i malesseri da sindrome da rientro come affaticamento, irritabilità, cattivo umore: anche in questo caso è essenziale la gradualità, cercando comunque di fare movimento almeno tre volte alla settimana.
Riscoprire la prima colazione:
in un periodo di “stanca” il modo migliore per iniziare bene ogni giornata e affrontare con energia la fatica maggiore che richiede la ripresa delle consuete attività è fare una buona e abbondante prima colazione: aiuta a iniziare col piede giusto il programma quotidiano e dà l’energia giusta per non affaticarsi.
Bere tanto:
un buon recupero inizia anche con una corretta idratazione:
È fondamentale per permettere un corretto afflusso di sangue ai tessuti.
tragico rientro…
ma diciamolo anche la quotidianità è bella
A dire il vero il ritorno alla quotidianità e alla routine non mi dispiace. Certo le ferie sono le ferie ma anche il rassicurante scorrere delle giornate autunnali al lavoro non è così male (ovviamente dipende dal lavoro). 🙂
Maria Domenica
Io ho il problema contrario, vivo al mare quindi d’estate parenti e amici si spostano per le ferie da me (praticamente é un continuo di gente che va e gente che viene) quindi più gente in casa più cose da fare. Mi sto rilassando adesso.
ottimi consigli per rendere il rientro dalle vacanze un po’ meno traumatico!
Quest’anno niente vacanza, solo gite fuori porta la cosa positiva è che tornare alla quotidianità non è stato così traumatico.
Io amo settembre e il ritorno alla quotidianità